“Nel prato azzurro del cielo”. La nuova collettiva al Civico Museo di Maccagno con Pino e Veddasca

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Marit Amesz, Daniela Cassani ed Helen Mitchell sono le protagoniste della nuova mostra collettiva “Nel prato azzurro del cielo”, che sarà inaugurata sabato 21 settembre alle ore 17 al Civico Museo “Parisi- Valle” di Maccagno con Pino e Veddasca.

Una rassegna di grande valore poetico, attraverso le bellissime opere delle autrici, nelle quali spiccano la cura e l’attenzione alle sfumature di colore, così come i dettagli nei racconti dei paesaggi. “Nei lavori inchiostrati o acquerellati, spiega la curatrice Clara Castaldo, "si riconoscono la pazienza e la tenacia femminili, la precisione di un lavoro tessile, la meticolosità e la fantasia della calligrafia, senza dimenticare la volontà di espressione della molteplicità delle relazioni umane, dei ricordi e dei percorsi della vita. Nei diversi lavori si viene a creare una sorta di punto focale dello sguardo, una soglia predisposta all'osservazione”.
Come mai il cielo è il soggetto di questa mostra? L’idea è nata a seguito di un incontro tra Marit Amesz ed Helen Mitchell. La prima, ispirandosi ai paesaggi naturali della Frisonia, in Olanda, così racconta: “Il cielo sopra la Frisonia è un cielo grande, grandissimo... è quello che mi emoziona di più. Cambia in continuazione, con le nuvole spinte dal vento che, rincorrendosi, mutano di forma….Il cielo che compare nei miei lavori è un cielo attraversato da ali di angeli, uccelli, farfalle”. La carta è il supporto che la Amesz predilige; utilizzando la tecnica mista con pastelli ad olio, matita, pennarelli ed acquarello, collega cielo e terra. Helen Mitchell, invece, si concentra sulla brughiera inglese: “L'hai mai osservata la brughiera e il suo enorme cielo tormentato dai venti, i cumuli di nubi irrequiete, i ghiacci dell’inverno, le immense solitudini, i cieli blu e rossi d'estate che diventano sublimi? Aspra, ostile, infinita, desolata, ma allo stesso tempo cosi pervasiva. So che la brughiera e il suo cielo sono miei ma mi sfuggono sempre…”. La sua è una vera e propria ricerca che non si esprime solo con l'olio su tela, ma anche attraverso una serie di sculture in ceramica raku, nelle quali vengono rappresentati libri collegati a rami e forme naturale. Daniela Cassani, grazie alla poesia di Antonia Pozzi, ha creato dei libri con stoffa, che lei stessa definisce “quadri morbidi”. Negli ultimi anni, concentrandosi anche sulla sua passione per la calligrafia ha provato ad unire nei suoi lavori la creta al tessuto e al filo. E’ lei stessa a spiegare che “L'ispirazione per questa mostra ha origine, per me, nella lettura delle poesie di Antonia Pozzi; amo le sue descrizioni della natura perché mi sono familiari, sono " la mia natura " e sono specchio di emozioni e sentimenti. I cieli che ho rappresentato nel libro “Cieli”, sono i cieli dell'anima, espressione di sentimenti profondi, gioie, speranze, sogni infranti, malinconia. Nel mio percorso il libro, la calligrafia e i tessuti sono gli strumenti che io ho utilizzato per esprime le mie sensazioni che, a partire dalla Pozzi, si sono poi spostati su altri scrittori e poeti di cui amo il legame con la natura: Franco Arminio, Rigoni Stern Silvia Plath.”

Accanto alle opere di queste tre artiste sarà possibile ammirare anche quelle in argilla di Anita Mandelli, ospite del nuovo corner espositivo del Civico Museo, dedicati all'universo femminile. In occasione dell’inaugurazione interverrà Mario Chiodetti e vi sarà un momento musicale con Luigi Nuovo al clarinetto.

Durante il periodo di apertura della mostra - fino al 27 ottobre 2019 - si svolgeranno workshop e incontri: domenica 29 settembre “EXPRESSIVE LAB” (Art Journaling Workshop) dalle ore 10 alle ore 18, con Helen Mitchell e Meryrosa Messina. Uno spazio di esplorazione creativa del proprio sé che facilita il contatto e la comunicazione dei propri desideri e delle proprie risorse interne attraverso disegno, immagini, musica e poesia.
Domenica 13 ottobre, dalle ore 14 alle ore 18,30 si svolgerà il corso base “Caviardage” con Meryrosa Messina e Consuelo Vignarelli. Creato e diffuso in Italia da Tina Festa, il caviardage è un metodo di scrittura creativa poetica, utilizzato a scuola, in arteterapia, nel teatro e in altri ambiti; aiuta a “tirare fuori, attraverso un processo creativo che parte da una pagina già scritta, la poesia che è nascosta in ognuno di noi”, servendosi di tecniche artistiche come il collage, la pittura e l’acquerello.
Infine, sabato 19 ottobre, dalle ore 17 alle ore 18.30, GaEle Edizione presenterà: “Cartella d'Arte”, con tre incisioni delle artiste della mostra.

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