E’ ormai diventato uno degli argomenti più discussi in questi ultimi tempi quello lanciato dal Sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca, Fabio Passera, circa l’urgenza di realizzare la strada Piero-Lozzo per mettere in comunicazione la Valveddasca con la Valdumentina.
Certamente i tragici fatti accaduti lo scorso 12 novembre 2018 a Monteviasco (in cui rimase vittima l’agente di Polizia Locale Silvano Dellea e che hanno avuto come immediata conseguenza il sequestro della funivia che collega la piccola frazione con Curiglia), unitamente all’interruzione della SS394 a causa di una frana a dicembre, hanno reso indifferibile quella che si sta rivelando sempre più l’unica soluzione per evitare disagi e isolamenti ad una gran fetta del nostro territorio.
Su questo tema si è discusso ad un tavolo svoltosi nella Sala Consiliare del Comune di Maccagno il 14 gennaio, che ha visto riuniti il Presidente della Provincia di Varese Emanuele Antonelli, Il Consigliere alla Viabilità e Attività Produttive Marco Magrini, i Sindaci di Agra Luca Baglioni e di Curiglia con Monteviasco, Ambrogio Rossi. A unire le file il padrone di casa, Fabio Passera. Presenti anche Corrado Canziani (Lega Nord) e Marco Riganti (Forza Italia).
La Piero-Lozzo nacque negli anni Novanta per volontà dell’allora Comunità Montana “Valli del Verbano”.
Con la chiusura della SS394 vengono a crearsi gravi disagi per diverse categorie di utenti di questo tratto di strada: dai frontalieri agli studenti, dagli ammalati che necessitano di cure giornaliere e di eventuali soccorsi, dagli approvvigionamenti alimentari alla fornitura del gas gpl o i collegamenti giornalieri alla fabbrica di Torcitura Sintetica nella frazione di Garabiolo.
Ovviamente in questi momenti di emergenza, l’unica soluzione viabilistica resta un lungo giro dalla Svizzera via Monte Ceneri che, però, è possibile solo per le persone e non per le merci, trattandosi di transito in un Paese estero e extra Cee.
Come ha spiegato Fabio Passera, al quale sta particolarmente a cuore la sorte di Curiglia, l’interruzione della strada che porta al paese montano taglierebbe del tutto il rapporto con il mondo esterno, non esistendo alcuna via di collegamento, a scapito non solo degli abitanti ma anche dei turisti.
Se venisse realizzata, la strada Piero-Lozzo potrebbe collegare in pochi minuti la funivia che porta a Monteviasco con l’impianto di risalita della Forcora, unica stazione sciistica della Provincia di Varese. Non solo. Una volta arrivati a Lozzo, mancherebbero poco più di due chilometri per arrivare al Confine di Stato di Indemini. La Svizzera sarebbe quindi a un passo da queste due valli, oggi lontanissime, aprendo nuovi scenari di collaborazione, interscambio e libera mobilità.
Attualmente ci sono le strade provinciali SP5 e SP6 che raggiungono rispettivamente la frazione di Biegno nel Comune di Maccagno con Pino e Veddasca e quella di Ponte di Piero nel Comune di Curiglia con Monteviasco. Prolungare queste due strade attraverso la “Piero – Lozzo” renderebbe omogena la manutenzione sia ordinaria che straordinaria delle due arterie viarie.
Il costo stimato per la realizzazione di questa strada è di 3.100.000 Euro; una parte c’è già; servirebbe il contributo della Regione. Il Presidente Antonelli si è detto favorevole al progetto, riservandosi di discuterne ancora con la maggioranza.
Nonostante le perplessità del Sindaco di Agra, Luca Baglioni, tutti sono d’accordo circa i vantaggi che si avrebbero in termini di potenziale occupazione grazie alle nuove possibilità di movimento di merci e persone, che aiuterebbero a contenere il graduale spopolamento di queste zone, dovuto principalmente alla mancanza di certezze legate alla mobilità e dalla possibilità di avere alternative diverse a quelle, ridottissime, attuali.
Insomma, ci si augura che venga al più presto approvata questa proposta che, sicuramente, avrebbe un risvolto positivo per tutto l’Alto Varesotto.