Dietrich Bickler, nato in Francia da genitori tedeschi, ha scelto da tanti anni di spostare in provincia di Varese la sua residenza, dopo essersi trasferito in Italia dal 1948.
A distanza di un anno dalla conclusione di una sua mostra ospitata al Midec di Laveno Mombello, l’artista ha scelto il Civico Museo “Parisi-Valle” di Maccagno con Pino e Veddasca quale sede espositiva per la sua personale intitolata “Il leone che piange… e altre storie”. Ancora una volta, il soggetto delle sue opere è l’umanità.
“Che campo straordinario è la fauna umana!” – così ha dichiarato – Quant’è bello e brutto, simpatico e atroce, attraente e ripugnante, interessante e anche noiosissimo questo formicaio, dove ognuno è convinto di essere il centro dell’universo! Io ne faccio parte”.
Un'umanità precaria, studiata attentamente in ogni dettaglio attraverso il suo occhio divertito, che indaga vizi e debolezze, miseria e astuzia, ma senza alcuna volontà di critica o denuncia.
Quel suo modo di descrivere semplici momenti di vita quotidiana è sincero e spontaneo e sembra voler far riflettere. In Bickler si ritrovano senza alcun dubbio echi dell’Espressionismo tedesco.
Non solo questi i quadri esposti nella mostra che verrà inaugurata sabato 15 settembre alle ore 17: Maccagno accoglie anche una serie di ritratti e di paesaggi mediterranei da lui firmati.
Nel 1997 l’editore Nicolini pubblica il libro “Gente che si racconta” con 45 suoi disegni e storielle. Nel 2011 la Casa Editrice Albatros di Roma pubblica il suo romanzo “ L’ultimo ballo di Relkib”.
Clara Castaldo, curatrice della rassegna, spiega: "Le opere esposte mostrano il genio ironico e il talento artistico di un maestro che, attraverso una simpatica galleria di ritratti ad olio e disegni satirici in tecnica mista, è capace di indagare la figura umana con sorridente partecipazione alle sventure comuni, alle miserie, alle grandezze e ai limiti di ciascuno".
Oltre ai dipinti di Bickler, il pubblico potrà ammirare una bella antologia di paesaggi e ritratti a cura di Elisabetta Luna,
La mostra rimarrà aperta fino al 28 ottobre 2018.