Accoglienza in famiglia: esperienze quotidiane di chi vive a stretto contatto con i migranti

Municipio di Maccagno
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Ogni volta che leggiamo un quotidiano, una rivista, ascoltiamo la radio, guardiamo la televisione o scorriamo le pagine dei social network, ricorrono come un mantra le parole “accoglienza”, “migranti” , “rifugiati”.
Una realtà con la quale abbiamo a che fare, volenti o nolenti, e che dobbiamo in qualche modo affrontare e interiorizzare.


Il Comune di Maccagno con Pino e Veddasca ha fatto da apripista, lo scorso settembre, a un’esperienza di accoglienza di diversi gruppi di ragazzi provenienti prevalentemente dalla Nigeria.
Una sfida e una decisione non certo facile per l’Amministrazione comunale, in primis per il Sindaco Fabio Passera, che ha subito accettato – rischiando di attirarsi le critiche di una parte degli abitanti – quello che da sempre ha considerato un gesto di solidarietà e umanità nei confronti di persone più deboli e disperate, alla ricerca di un luogo dove essere protette e costruirsi, perché no, quella vita tanto normale e scontata per noi italiani ma che nei loro paesi è per lo più una lotta alla sopravvivenza e una fuga dalla violenza e dall’odio delle guerre.


La Cooperativa Agrisol Servizi di Ferrera (Varese) che collabora con la Caritas Diocesana di Como, si è occupata fin dall’inizio di progetti di accoglienza che continuano tutt’oggi in diverse valli varesine e sembrano funzionare bene. Purtroppo, dei 139 Comuni della Provincia di Varese, solo poco più di 40 si sono attivati in questa direzione, rimboccandosi le maniche e offrendo, secondo le proprie possibilità, un posto sicuro ai migranti.
C’è ancora tantissimo lavoro da fare, ma Fabio Passera e Silvio Aimetti, Sindaco di Comerio, entrambi portavoce della “Rete civica dei Sindaci per l’accoglienza”, sono impegnati a diffondere la loro esperienza e a cercare di trasmettere ai loro colleghi amministratori un solo messaggio: “Fare accoglienza significa crescere, è un dovere per tutti aiutare chi è disperato e ha bisogno di una mano”.


E delle varie forme di accoglienza e integrazione si parlerà in quella che promette essere una serata davvero interessante, venerdì 2 dicembre 2016, al Punto di Incontro di via Valsecchi 21, a Maccagno con Pino e Veddasca: “Accoglienza in famiglia: una strada per promuovere l’integrazione dei migranti”.
Diversi ospiti, che si sono messi in gioco in prima persona offrendo la propria casa o accogliendo nella loro famiglia uomini, donne o bambini arrivati da lontano, parleranno della loro straordinaria avventura: Max Laudadio, inviato di “Striscia la notizia”, Francesco e Irene Galbiati, Giuseppe Lombardo e, naturalmente, il padrone di casa, il Sindaco Fabio Passera.
Durante la serata verrà presentato anche il progetto, promosso dalla Caritas Italiana, “Pro Tetto – Un rifugiato a casa mia”.

Tutti, ma proprio tutti, sono invitati a partecipare. Perché ascoltare la voce di chi vive e pratica la vera carità cristiana quotidianamente, forse servirà a smussare spigoli e atteggiamenti che troppo spesso, a causa dei media che ci bombardano con notizie fuorvianti, ci rendono persone intolleranti e diffidenti verso chi chiede solo un po’ di solidarietà.

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