Da Picasso a Pomodoro. Le collezioni d’Arte del Civico Museo di Maccagno

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"Un museo che voglia crescere consapevole della propria genetica e della realtà circostante, non lancia inutili sfide ma si dota di progettualità e programmi. Dialoga, propone e chiede partecipazione. Impegnato nell'arte, riconosce due schiere di interlocutori: il pubblico e gli artisti. Se un anello si sfila, sfuma l'orizzonte".

Vogliamo aprire questo articolo con le parole scritte nel 2006 da Claudio Rizzi - allora Direttore Artistico del Museo “Parisi-Valle” di Maccagno con Pino e Veddasca – che proprio in concomitanza con la ormai prossima inaugurazione della mostra “Da Picasso a Pomodoro. Le collezioni d’Arte del Civico Museo di Maccagno”, è venuto a mancare lo scorso 22 novembre 2016.
Nato a Bologna nel 1953 ma milanese di “adozione”, dal 2004 al 2013 Direttore Artistico del polo museale maccagnese, Rizzi è stato un prezioso collaboratore e curatore di numerosi progetti culturali, mostre, musei, autore di testi, saggi e monografie.
Segretario Amministratore del Museo della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano dal 1988 al 1998, nel 1991 ha realizzato il Museo d’Arte Sandro Pertini a Savona.
Negli ultimi anni ha collaborato con l’Associazione Ad Acta per progetti, iniziative editoriali e ricerche nell’ambito artistico del Novecento Lombardo.

Il Sindaco Fabio Passera, insieme con lo staff del Museo “Parisi-Valle”, ha deciso di dedicare a lui la mostra, che dalle ore 17 di domenica 4 dicembre 2016 a domenica 5 febbraio 2017, sarà aperta al pubblico.

Si deve proprio a Claudio Rizzi il progetto delle “Acquisizioni” dei capolavori che hanno formato le Collezioni permanenti del Civico Museo di Maccagno a partire dal 2006. Un’esperienza culturale vastissima, senza precedenti, per la complessità e la varietà del patrimonio dei dipinti e delle sculture che hanno accresciuto i pezzi presenti al “Parisi-Valle”.
La mostra, curata da Clara Castaldo, si apre con il celebre disegno di Pablo Picasso "Bagno turco", arrivato a Maccagno alle origini del Civico Museo, per volontà del suo fondatore. "La raccolta d'arte a fondo patrimoniale illustra non solo una programmazione e una promozione di attività culturali cresciuta negli anni – spiega il Sindaco Fabio Passera – ma racconta una storia fatta di stima e di vicinanza di tanti artisti, critici, collezionisti ed estimatori dell'arte contemporanea che sono passati, a volte solo idealmente, da Maccagno. Questo inestimabile tesoro ci restituisce una fitta rete di relazioni, rapporti culturali, obiettivi e finalità condivise, ma anche un impegno a proseguire, perseverare nella stessa strada".


Parallelamente alla rassegna, verrà presentato il nuovo progetto REAL ART, firmato da Franco Crugnola Studio di architettura di Varese: si tratta di un inedito portfolio con opere uniche ed autografe di artisti contemporanei, accompagnato dall'edizione del volume #2, con i lavori di Antonio Bandirali, Fabio De Vivo, Flycat, Vittore Frattini, Ralph Hall, Ruggero Maggi, Enrico Manera, Silvio Monti, Patrick Moya, Antonio Pedretti, Peter Hide 311065, Antonio Pizzolante, Isabella Rigamonti, Alessandro Traina. La particolarità di questo catalogo, oltre al numero di copie limitate a 130, è che ogni artista è presente con una doppia pagina: un’opera stampata ed una originale applicata, una sorta di piccolo museo su carta, che invita ad un rapporto anche tattile con il prodotto artistico.
Il ricavato della vendita, quest’anno, sarà devoluto alla Fondazione Giacomo Ascoli di Varese, impegnata a migliorare la qualità di vita dei bambini affetti da patologie oncoematologiche e delle loro famiglie. L’Associazione sostiene la ricerca scientifica con particolare riguardo al linfoma pediatrico, e il Day-Hospital oncoematologico presso l’Ospedale del Ponte di Varese.

Infine, sabato 10 dicembre, alle ore 11, sempre negli spazi interni del Civico Museo di Maccagno, sarà realizzata un'installazione a "basso impatto", ispirata al lavoro di Michelangelo Pistoletto. Si tratta del progetto per il Terzo Paradiso - al quale ha aderito l’Associazione Ponte degli Artisti - realizzato con tante sedie “d’arte” e non, che si uniranno con un filo comune a formare il disegno e simbolo creato dall’artista di Biella, con un messaggio di accoglienza e solidarietà per tutte le popolazioni che migrano e sono da sempre emigrate nel corso dei secoli. La partecipazione è gratuita per tutti gli artisti, le associazioni e le comunità associate, ai quali sarà permesso organizzare eventi collaterali a sostegno del progetto, inserendo nell’opera base (simbolo del terzo paradiso creato con le sedie) delle performance d’arte tra pittura, scultura, poesia e musica.
"Per il 2016 – spiegano gli organizzatori – il tema dell’opera è il “Rispetto” per i migranti che non sono riusciti a raggiungere il loro paradiso, ricercando ogni soluzione possibile perché si possa evitare che ci siano nuove anime disperse in mare".

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