"Rendere sempre più belli e sicuri i luoghi che la gente, con il loro voto, ci ha chiamato ad amministrare". Queste, in sintesi, le parole di Fabio Passera, Sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca, che esprimono la grande soddisfazione per un progetto in dirittura di arrivo.
Si tratta di "Sicurezza porti Maccagno con Pino e Veddasca 2016”, redatto in collaborazione con l’Ufficio Tecnico e con la Polizia Locale, approvato in Giunta lo scorso febbraio 2016.
Un impegno cui l'Amminstrazione Comunale teneva da tempo.
Grazie al cospicuo contributo di 72 mila euro di Regione Lombardia (pari all'80% del costo finale di 85 mila euro), che ha privilegiato, nella graduatoria del bando di concorso, i Comuni derivati da un processo di fusione, e' stato possibile realizzare un sofisticato impianto di videosorveglianza per far fronte ad una serie di danneggiamenti e furti che si sono verificati in passato nella zona dei porti.
A Maccagno i posti barca sono oltre 150, suddivisi tra: Porto della Madonnina, Porto della Gabella, Porto Vecchio e al pontile galleggiante sul Lungolago di Maccagno Inferiore (oltre a quello che ospita una quarantina di posti sul Lungolago Giacomo Girardi).
Come avevamo gia' avuto modo di spiegare, si e' provveduto alla posa di telecamere finalizzate a “vigilare” sui porti maccagnesi, 24 ore su 24, grazie ad un sistema basato su un’architettura digitale, a partire dall’acquisizione dell’immagine sorgente fino alla sua archiviazione sul server della Postazione Centrale.
Le diverse Forze dell'ordine, infatti, si coordineranno con la Polizia Locale di Maccagno, che sarà l’utilizzatore primario del sistema.
"La pazienza e la tenacia ci hanno premiati" - ha detto con orgoglio il Sindaco - "Abbiamo deciso di attendere un finanziamento pubblico, convinti che – da soli – non avremmo potuto sostenere la spesa; ancora una volta, abbiamo avuto ragione".
Tra poche settimane sarà attivo un vero e proprio gioiello della tecnologia, con telecamere in grado di riconoscere perfettamente (di giorno e di notte) visi e sagome di chiunque fosse malintenzionato, aumentando cosi' anche la percezione di sicurezza. Perche' ogni volta che si monitora il paese, si è in grado di incrociare dati e filmati. Questa è la strada giusta".