Il Comune di Maccagno con Pino e Veddasca ha recentemente stipulato un contratto con la Cooperativa sociale “Agrisol Servizi” al fine di sviluppare un progetto di pubblica utilità che vedrà il coinvolgimento di due dei sei cittadini stranieri ospitati nei locali dell’ex Canonica di Maccagno Superiore.
Il nostro Comune fa da apripista a tutti quelli della Provincia di Varese: per la prima volta, infatti, viene firmato un accordo di questo tipo che, davvero, desidera offrire ai richiedenti asilo un’opportunità per farsi conoscere e apprezzare dalla comunità locale.
Ma non solo: volontà della Cooperativa Agrisol è anche dare ai tirocinanti le competenze necessarie per affrontare l’eventuale rientro nei loro luoghi natii. Per questo, viene promosso un percorso di formazione per trasmettere la conoscenza dell’azienda presso la quale i ragazzi andranno a svolgere la loro mansione; le normative in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e, naturalmente, la lingua italiana. Tutte le spese di viaggio, vitto e alloggio e la copertura assicurativa saranno a carico della Cooperativa stessa.
Le attività previste riguardano la manutenzione del verde pubblico del Comune di Maccagno con Pino e Veddasca, con pulizia di aree a verde e sfalcio dell’erba in ausilio agli operai comunali, oltre a semplici operazioni di taglio, rastrellatura, scopatura, raccolta e smaltimento di vegetali di risulta.
Sono previste 39 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, con orario di servizio che verrà definito dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale.
Naturalmente tutte le attività svolte dai cittadini stranieri che sono temporaneamente presenti nel territorio non costituiscono in alcun modo rapporto di lavoro; la convenzione terminerà il 31 ottobre 2016.
Tre degli altri ragazzi ospiti hanno già iniziato a svolgere un lavoro di affiancamento presso aziende di privati.
Come ha scritto don Virginio Colmegna nel suo libro «Misericordia all’opera», recentemente presentato in un’interessantissima serata svoltasi nella biblioteca di Tradate, “In Casa della carità, chi bussa ci tiene svegli e per questo lo ringraziamo”.
Ci auguriamo che la nostra comunità riesca a trovare il lato positivo di questa accoglienza e viverla come un’esperienza di arricchimento personale e culturale ma anche, soprattutto, umano.