“Cromatismi” al Civico Museo di Maccagno

Municipio di Maccagno
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“Cromatismi” è il titolo della mostra personale di Gianfranco Tassi aperta al Civico Museo Parisi Valle di Maccagno con Pino e Veddasca da sabato 24 luglio 2021 (inaugurazione ore 18.00).

La mostra dell’autore di Carnago, che presenta al pubblico una ricca e vasta antologica di opere, molte delle quali inedite, resterà aperta fino a domenica 3 ottobre.

“Con questa importante mostra desideriamo ribadire quanto l’Arte e la Cultura rappresentino una parte essenziale dell’identità della nostra comunità, specialmente in tempi di incertezza come quelli che viviamo oggi. Il processo di ripresa delle nostre società dopo la crisi covid-19 sarà lungo e i Musei, come luoghi incomparabili di incontro e apprendimento per tutti, giocheranno un ruolo importante nel riparare e rafforzare il tessuto sociale delle comunità colpite. Tuttavia, sono tanti i segnali positivi di queste ultime settimane: possiamo dire con fiducia di poter tornare a frequentare in sicurezza musei, cinema e teatri, riappropriandoci del nostro tempo libero, convinti più che mai del suo valore inestimabile”, dichiarano il Sindaco Fabio Passera e l’Assessore alla Cultura Elisabetta Cornolò.

"Nel vivere un tempo di costrizioni e sofferenze, mi sono trovato a realizzare una serie di opere con forte prevalenza cromatica, a testimonianza del desiderio di tornare alla normalità, al convivio, alla libertà. “Cromatismi” è un termine che porta con sè un potenziale di arricchimento simbolico, che trovo indispensabile e arricchente in questo punto del mio cammino artistico", così Gianfranco Tassi introduce il catalogo della sua personale.

“Alla ricerca di una possibilità definitoria del proprio percorso e del proprio operato creativo, Tassi pare si possa collocare in un sentiero denso di influssi e rimandi riferibili all’Astrazione informale, all'Art Brut, al Dadaismo, al neo-Cubismo ma anche ad una singolarità estetica che si dimostra autenticamente interessata al tema del Merzbau o alle sperimentazioni di Kurt Schwitters, Depero, Escher, Basquiat. Solo così appare dilatato ed esteso il concetto di cromatismo ben comprensibile tanto nel mondo della tridimensionalità scultorea di Tassi quanto nella sua produzione bidimensionale. Impossibilitato a collocare il proprio sentiero artistico all’interno di una sola e ristretta definizione dogmatica, l’autore predilige focalizzarsi sulla tattilità e materialità, sulla contrapposizione grafica di colore e ombra, sullo studiato trattamento della superficie scultorea. Allontanandosi dalla pura figurazione, la composizione, tanto nella produzione grafica quanto in quella scultorea, pur affidandosi ad una presenza abbreviata e minimale, riconduce, spesso, ad una visione umanizzante della forma, che viene interpretata come archetipo fondamentale”, spiega Clara Castaldo, curatrice della rassegna.

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