Forse non tutti sanno che nel Cimitero di Maccagno Superiore riposano le spoglie di un eroe della seconda guerra mondiale: Gregorio Pietraperzia.
Un ragazzo come tanti altri, che ha avuto la sfortuna di cadere nelle mani dei nazisti quando, dopo l’8 settembre 1943, all’età di diciannove anni, si era trovato a dover guidare un manipolo di partigiani nelle valli di Cuneo, a Roburent. Il suo gesto eroico, offrire la propria vita per salvare quella di sette amici, lo ha reso degno di essere ricordato e di passare alla storia nella nostra piccola Comunità.
Proprio il 5 giugno 2017, Gregorio Pietraperzia è stato insignito della Medaglia d'oro al merito civile dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Così recita la motivazione:
Addetto alla stazione dei Carabinieri, dopo 1’8 settembre 1943, si unì ai reparti di resistenza e, dopo aver condotto alcuni combattenti in un’impervia zona di montagna, allo scopo di sottrarli alla cattura, resosi conto dell’impossibilità di affrontare il nemico, tentava di rallentarne l’avanzata per consentire agli altri compagni di fuggire. Nel disperato tentativo di bloccare le forze nemiche si faceva loro incontro, ma veniva barbaramente trucidato, immolando la giovane vita ai più alti ideali di libertà e di amore per la Patria. Straordinario esempio di generoso altruismo e umana solidarietà, spinti fino all’estremo sacrifcio. 17 marzo 1944 — Roburent (CN).
Il Sindaco Fabio Passera ha disposto di restaurare la lapide del giovane Carabiniere, per restituire a una maggiore dignità la tomba dove è sepolto il militare. E sabato 30 giugno 2018, alla presenza delle autorità e di alcune tra le più alte cariche del Corpo dei Carabinieri, si svolgerà una semplice ma solenne cerimonia per rendere omaggio a questo piccolo grande uomo.
Un gesto che viene dal profondo del cuore, e che ci riporta inevitabilmente al ricordo di un altro eroe che a Maccagno lasciò l’impronta indelebile del suo passaggio: il Maresciallo Enrico Sibona.
Ma questa è un’altra storia….