A tu per tu con Enzo Facciolo, il grande fumettista di Diabolik

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Chi ha potuto condividere la genesi di questa mostra, nel momento in cui entrerà a visitarla, non potrà non commuoversi, ripensando a quanto sarebbe stato entusiasta Enzo Facciolo se fosse potuto esser presente e ammirare, ancora una volta, i suoi straordinari lavori di una vita. 

Purtroppo non ci sarà: lui, considerato uno dei “padri” di Diabolik, se n’è andato il 13 agosto di quest’anno, quando ormai sembrava tutto definito per aprire il sipario sulla straordinaria rassegna dal titolo: “Diabolik by Facciolo. Enzo Facciolo e il mondo dei fumetti” che il Civico Museo “Parisi-Valle” di Maccagno ha preparato insieme con lui.

E’ stato il Sindaco Fabio Passera, con la passione per l’arte che da sempre lo contraddistingue, ad intessere - nei mesi precedenti la sua scomparsa - una serie di incontri e chiacchierate con Enzo Facciolo per poter dar vita a questa mostra. Che metterà in luce, senza ombra di dubbio, la personalità e il ricordo “di una persona speciale, generosa e di un artista vero quale era lui”.

Il personaggio di Diabolik - nato quasi sessant’anni fa, nel 1962, dalla fantasia di Angela Giussani che si avvalse, per le storie, della collaborazione della sorella Luciana - è stato il capofila del fumetto nero italiano. L’intuizione vincente dell’autrice fu senza dubbio il formato tascabile che, fino ad oggi, può contare la pubblicazione di 895 albi, con una vendita che ha raggiunto quasi 150 milioni di copie, grazie anche alle traduzioni in molti paesi dell’Europa, dell’Africa e dell’America. Un successo dimostrato dalla doppia trasposizione cinematografica. E’ del 1968 il film diretto da Mario Bava; in uscita il 16 dicembre di quest’anno, quello dei Manetti Bros.

Angela Giussani, moglie di Gino Sansoni, proprietario della casa editrice Astoria, fondò all’interno di questa la Astorina, che curerà la pubblicazione del fumetto.

Dopo aver frequentato la scuola d’arte al Castello Sforzesco, Facciolo si fece ben presto notare dai fratelli Nino e Toni Pagot (autori di “Calimero”): nel 1954, per un anno, realizzò una serie di cortometraggi. Nel 1959 scrisse e disegnò il fumetto “Clint due colpi”. Fu proprio grazie a queste esperienze lavorative che venne chiamato da Angela Giussani, nel 1963, e firmò il decimo episodio intitolato “L’impiccato”. Lei gli chiese di rendere più accattivante e particolare il personaggio di Diabolik. Detto fatto. Facciolo si ispirò ad uno degli attori più amati dell’epoca, Robert Taylor; tolse il cappuccio e disegnò al suo posto il passamontagna aderente che svelava lo sguardo magnetico e, allo stesso tempo, nascondeva il volto. Per le figure femminili prese a modello altre due dive del cinema: Grace Kelly per la fidanzata di Diabolik, Eva Kant, e Capucine, per Altea di Vallenberg, fidanzata di Ginko. Fu un successo, e lo dimostrano i 245 episodi creati dal compianto autore. Mario Gomboli, attuale direttore di Astorina, ha dichiarato che insieme con Facciolo “se ne va una parte della mia vita”.

E come dargli torto: un uomo moderno, curioso e spiritoso, sempre proiettato verso il futuro, come quando rispondendo alla domanda su quale fosse il suo numero preferito di “Diabolik”, diceva “il prossimo”.

Ce lo immaginiamo con il suo sorriso e la matita in mano, che ci guarda dall’alto. Chissà quanti aneddoti avrebbe raccontato, se avesse potuto esserci. Grazie comunque, per aver contribuito ad arricchire, con questa eccezionale mostra, la storia di questo Museo incastonato tra le sponde del fiume Giona. Magari sarebbe potuto diventare lo sfondo di un nuovo episodio…

“Siamo davvero molto emozionati per questa importantissima inaugurazione – sottolinea l’Assessore alla cultura Elisabetta Cornolò – Il nostro Civico Museo rende omaggio ad un autore che, attraverso le sue personali e geniali realizzazioni, ha ottenuto la completa responsabilità grafica del personaggio di Diabolik, facendone un’icona nell’universo dei fumetti europei e non solo”. 

Fino al 13 marzo 2022, il pubblico potrà ammirare alcuni disegni originali concessi in prestito dalla famiglia Facciolo ed altri provenienti dalla Galleria e Stamperia d’arte “Originale Multiplo” di Milano (https://originalemultiplo.it/), che tratta ed espone arte moderna e contemporanea, presentando opere originali, grafiche numerate e «Originali Multipli», proseguendo l’attività artistica di Giorgio Upiglio e l’opera di integrazione tra le varie forme d’arte.

 La mostra sarà inaugurata sabato 23 ottobre alle ore 17.00. 

Orari di apertura: venerdì dalle ore 14.30 alle ore 18.30 ; sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30.

Ingresso libero con numero limitato, secondo le normative anti Covid-19. E' richiesto il Green Pass.

È gradita la prenotazione scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonando al 0332-561202.

Aperture speciali per gruppi (minimo 5 – massimo 15 persone) previa prenotazione.

C.G.

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