E’ stata ufficializzata da poche ore la data di inizio lavori a carico dell’ANAS sulla statale 394 del Verbano Orientale, che collega i Comuni di Luino, Maccagno con Pino e Veddasca e Tronzano fino a Zenna, al confine con la Svizzera.
Giovedì 17 ottobre 2019, per circa 400 giorni, tutti gli automobilisti che percorrono abitualmente quella strada saranno inevitabilmente coinvolti in quello che si preannuncia un periodo non facile.
Si tratta di un’opera indifferibile, la messa in sicurezza di quattro viadotti per un totale di 1,2 chilometri, che verranno eseguiti dalla ditta Civelli di Gavirate (Va), per un costo stimato di circa 9 milioni di euro.
Durante le numerose riunioni, che hanno visto la partecipazione degli Enti Locali - rappresentati dai Sindaci di Luino, Maccagno con Pino e Veddasca, Tronzano, e del vicino Comune di Gambarogno, in Svizzera - presenti anche i vertici delle Forze dell’Ordine, dai Carabinieri alla Guardia di Finanza ai Vigili del Fuoco.
Tante le criticità da superare, infatti, dovute ai limiti imposti riguardanti la larghezza - non oltre 3 metri – e il peso, non superiore alle 7,5 tonnellate – dei mezzi pesanti che potranno transitare per raggiungere i Comuni, il confine e il successivo passaggio delle dogane.
Nessun problema per i veicoli di peso inferiore alle 7,5 tonnellate, il cui passaggio sarà sempre regolato da un impianto semaforico.
Sono state concesse pochissime deroghe, con un limite di 20 tonnellate a pieno carico, ai mezzi che devono avere accesso per motivi di lavoro e garantire servizi ai cittadini: dai camion del servizio smaltimentio rifiuti a quelli dei supermercati, da quelli che provvedono ai rifornimenti di mangime per gli animali degli allevatori a quelli per le ditte locali. Ambulanze, auto per il soccorso e per gli interventi di emergenza potranno transitare in ogni momento.
Nel limite del possibile, si cercherà di garantire un passaggio più fluido ai frontalieri durante le ore più critiche, la mattina in direzione Luino, nel tardo pomeriggio in senso opposto, attraverso un semaforo che regolerà il senso unico alternato e un radar che segnalerà i punti di maggior ingorgo e potrà allungare il “verde” in un senso piuttosto che nell’altro.
Massima collaborazione anche con le Ferrovie e la Navigazione per trovare altre soluzioni che possano facilitare la viabilità e offrire maggiori servizi agli utenti.
CG