Armio riscopre le radici del "Larghesepp"

Municipio di Veddasca
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La Veddasca sta diventando davvero internazionale! Vuoi per l’interesse degli studenti di architettura di Taipei, pronti a trasformarla in una sorta di moderna Taiwan con i loro progetti futuristici, vuoi per la riscoperta di un antichissimo idioma, il “Larghesepp”, che si parlava ad Armio fino alla seconda metà del Novecento.


Pochi giorni fa il Sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca, Fabio Passera, e Angelo Ferloni, Presidente del Rotary International Club Laveno -Luino-Alto Verbano hanno spiegato, nel corso di una conferenza stampa, l’idea - a lungo rimasta nel cassetto e oggi finalmente pronta a concretizzarsi - di riportare alla luce questa lingua misteriosa.
Sì, proprio misteriosa, perché non affonda radici in nessun idioma simile: fu inventata dalla gente della piccola frazione della Veddasca per non farsi capire non solo all’estero ma anche dalle persone che vivevano nelle immediate vicinanze, in un momento storico in cui i vari mestieri erano di fondamentale importanza e nessuno voleva correre il rischio di svelarne i segreti.
Il “Larghesepp” conviveva con il dialetto di Armio ma le persone non si capivano, parlando le due “lingue” diverse.
Armio, fino al 1950, contava cinquecento abitanti: un dato significativo se si pensa che oggi, in tutta la Veddasca, ce ne sono poco più di duecento!
Nella seconda metà del secolo scorso, il lento ma inevitabile declino.


Il “Larghesepp” si è tramandato grazie alla capacità dei migranti di passarlo di padre in figlio; purtroppo, come spesso succede, la scomparsa delle persone anziane ha fatto sì che poco a poco si perdesse.


La volontà di recuperare di questo dialetto è la dimostrazione che le identità e le storie dei singoli ex Comuni non scompariranno.
L’idea, ha spiegato Angelo Ferloni, è nata principalmente dall’amore per il territorio.
Già molti anni fa aveva ne aveva parlato con il Sindaco, immaginando addirittura la creazione di un piccolo museo, tanto questa realtà era sentita. Il “Larghesepp” è un idioma che ha avuto contatti con il Romancio; ha una pronuncia molto particolare e difficile; per questo si è pensato ad una fonoteca, per tramandare alla storia qualcosa di vivo, la voce diretta di chi ancora se lo ricorda. Un patrimonio che sarà utile sia agli studenti sia ai posteri.
Il primo incontro, presumibilmente, si svolgerà con una signora di Armio; dopo di lei, seguiranno quattro altre interviste.


Come ha sottolineato Fabio Passera, è fondamentale ricostruire un mondo che è pregno di tradizioni e far tornare alla luce questo idioma: bloccare le ultime testimonianze, ridar vita a questa lingua e continuare la riscossa della Veddasca, un’operazione che darà vigore storico al territorio.
Saranno proprio i giovani dell’ISIS di Luino i primi vettori di questa novità: la volontà di affidare ai ragazzi un compito tanto importante va letta anche nella loro particolare capacità di usare i “social”. Presente, passato e futuro, un connubio vincente che darà presto i suoi frutti.


E’ in programma la presentazione di questo progetto non appena saranno raccolti tutti i dati, presumibilmente all’Auditorium di Maccagno con Pino e Veddasca a settembre 2016.

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