L'opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica: la grande personale di Giannetto Bravi a Maccagno con Pino e Veddasca

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L'opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica: la grande personale di Giannetto Bravi a Maccagno con Pino e Veddasca.

"Il Civico Museo Parisi-Valle non è solo "tempio delle muse" ma, innanzitutto, dimora della cultura, aperta e fruibile a tutti".
Con queste parole il Sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca, Fabio Passera, saluta con entusiasmo l'imminente apertura della mostra: "Giannetto Bravi e l'esaminatore distratto" che sara' inaugurata sabato 8 aprile 2017 alle ore 18 negli spazi museali.

La curatrice, Clara Castaldo, ha voluto che questa fosse una grande personale, dedicata ad uno degli illustri maestri delle neoavanguardie, che ha saputo fondere reminiscenze pop e concettuali.

Nelle diverse sezioni della mostra, i temi affrontati dall'autore: dalla serie dedicata a Pompei (affiancata alla sezione archeologica) alle famose valigie porta bulloni e porta catene (immortalate nella sequenza fotografica di Mimmo Jodice, utilizzata per il catalogo della mostra al Centro Apollinaire), passando per le celebri Quadrerie antiche e moderne e per numerosi pezzi esposti per la prima volta al pubblico.

"Ringrazio di cuore chi ci ha permesso di conoscere, sotto un’inedita prospettiva, uno dei protagonisti delle espressioni visive dell'arte contemporanea. Ma anche un precursore di certe riflessioni, correnti di pensiero e fenomeni culturali propri del XXI secolo", ha commentato poi il Sindaco.

Dal canto suo, Clara Castaldo racconta di aver trovato ispirazione per il titolo di questa mostra da un testo di Walter Benjamin: "L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica".

Ma chi era il protagonista di questa rassegna?
Nato in Libia nel 1938, Giannetto Bravi consegue a Napoli una laurea in geologia. Da qui la sua attitudine scientifica al rilevamento, alla verifica, al reperto che lo accompagnera' in tutta la produzione artistica, svoltasi principalmente nell'ambito delle neoavanguardie.
Agli inizi degli anni Settanta partecipa all'Operazione Vesuvio; pochi anni dopo, gia' nel 1972, inizia a spedire cartoline che documentano questa esperienza e che raccogliera' in libri
o quadri d'artista, assemblandole insieme.
Il ciclo più recente è la “Quadreria d’arte”, un lavoro in progress con le cartoline di capolavori di tutti i tempi raccolte nei più prestigiosi spazi espositivi europei, presentato nel 2007 al Museo Capodimonte di Napoli. Giannetto Bravi e' scomparso nel 2013.

La mostra, che rimarra' aperta fino all'11 giugno 2017, sara' accompagnata, durante l'inaugurazione, da un momento musicale curato dall'Associazione "La Città Sonora".

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